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Raccolta Stampa

CICLOBBY Notizie, n. 2-2011:
Giacobici lascia Milano... con una eredità
C’è chi lascia una città perché non trova lavoro, e chi la lascia
perché ne ha trovato troppo.

Ce lo racconta Giacomo, il giovane olandese che nell’autunno del 2006 ha iniziato la sua attività di riparazione bici a domicilio a Milano andando dal cliente su appuntamento, per riparargli la bici a casa sua o dove la bici si trovava, con una gomma a terra o con un guasto meccanico. Inizialmente il lavoro era poco perché il servizio era del tutto nuovo a Milano, e Giacomo non aveva certo i soldi per farsi pubblicità; poi gli annunci su internet, il sito GiacoBici, e poi il passaparola, il blog giacobici.blogspot.com, la prima intervista sul TG5, gli articoli su diversi giornali e anche il contatto con Fiab Ciclobby hanno aumentato la sua notorietà; noi gli abbiamo offerto il ruolo di Ciclobby Point itinerante e la pubblicità sul Calendario non a pagamento, ma in cambio della consegna dei nostri volantini ai suoi clienti, che essendo ciclisti costituivano un target particolarmente interessante. Chi c’era ricorda ancora il suo arrivo quando venne la prima volta in via Borsieri per prendere accordi, con la bici carica di attrezzi e, davanti, un piano di legno per il fedele Oscar, il bel cane biondo che portava sempre con sé.
Ma già dal 2010 il successo diventa un problema: troppe chiamate, troppe richieste, troppo lavoro, il cellulare che non smette di squillare. Giacomo decide di accettare solo messaggi Sms, ma anche così la gestione del lavoro dopo un po’ diventa impossibile: in pratica, il progetto è soffocato dal suo stesso successo. A maggio 2011 Giacomo lascia e torna in Olanda, rivolgendo ai suoi clienti di Milano il ringraziamento per una bellissima esperienza. E lascia anche una eredità: chi va sul suo blog e clicca su Manuali può accedere a un manuale multimediale online della meccanica ciclistica (che, guarda caso, è il nostro fiabdoctorbike): una guida, assicura Giacomo a chi non la conosce, tutta in lingua italiana e “fatta in modo che pure un bambino potrebbe cavarsela“. Donata Schiannini
Fonte: CICLOBBY Notizie, n. 2-2011, p. 8


CORRIERE DELLA SERA, 27 aprile 2011:
Sos ciclisti

È ora di rimettere in sesto la vecchia bici? Chi non ha tempo e voglia di andare in una bottega può andare su Internet e richiedere l' assistenza di Giacomo, biciclettaio a domicilio. È olandese ma da qualche anno vive a Milano, senza una fissa dimora. L' unico posto dove è possibile trovarlo è il suo sito Internet dove ci sono le tariffe, un blog e un numero di cellulare. Basta chiedere aiuto e con la sua mountain bike arriverà per darvi una mano.
SITO: HTTP://GIACOBICI.BLOGSPOT.COM/
Fonte: CORRIERE DELLA SERA, 27 aprile 2011, pagina 33- Vivi Milano.


D-Repubblica, 9 aprile 2011:
L'UOMO CON LE SPALLE LARGHE ESISTE!
Si chiama Jaap, ripara bici a domicilio, e intanto ti riconcilia con il genere umano

Accadde durante una pausa pranzo. Stavo legando la bicicletta al palo sotto l'ufficio quando la catena fece clang abbattendosi sull'asfalto. Uso la bici per portare i figli a scuola, per andare a lavorare, per vivere. Lei per me è come la coperta per Linus e nella mia classifica dei disastri la rottura della catena si colloca tra il collasso della lavatrice e l'invasione dei pidocchi sulle teste dei congiunti under 8. Uso la bici quotidianamente, estate e inverno. Tuttavia lei, per me, è un alieno e i suoi guasti sono eventi di imperscrutabile mistero, come la fuga di anti-materia e la liquefazione del sangue di San Gennaro.
«Il ciclista più vicino è lontanissimo e ho bisogno della bicicletta questa sera». «Chiama Giacomo». «E chi è?». «L'olandese ripara-bici a domicilio. Gli mandi un sms e lui arriva, con la bici e il cane, aggiusta tutto a prezzi modici e dopo il mondo ti sembra un posto migliore».
Ci sono persone capaci di riconciliarti con il genere umano. Giacomo è una di queste. E non solo perché ha rattoppato in dieci minuti la mia coperta di Linus e forse sarebbe in grado di rattoppare qualsiasi cosa. E nemmeno perché emana una forza buona e somiglia terribilmente all'Uomo con le spalle larghe di De Gregori.
Giacomo ha un sito internet (giacobici.blogspot.com), una laurea in Ingegneria meccanica e un curriculum che contiene cento lavori, tra cui programmatore, montatore di tendoni del circo, giocoliere, mangiafuoco, istruttore di nuoto, operaio e postino.
Cedo alla tentazione di mandargli il secondo sms della mia vita. «La mia bici funziona ma vorrei fare due chiacchiere con te». Penserà che sia una stalker e forse non ha tutti i torti. Ci incontriamo in un bar: Giacomo, che in realtà si chiama Jaap, Oscar, il suo cane biondo, ed io, la stalker.
«Nel 2002 partii da solo in bicicletta dall'Olanda. Attraversai Germania, Svizzera e poi vidi un cartello, Milano-Italia, lo seguii ed eccomi qui», mi dice in un italiano perfetto, frutto del talento nordico per le lingue e di un libro di grammatica studiato da autodidatta.
Giacomo ha 39 anni e vive da nove, per scelta, in una città grigia e fredda («rispetto all'Olanda è tiepida»), per strada, in una piccola via vicino alla stazione. «Preferisco così, mi piace stare all'aria aperta, non inquino, ho poche cose ma tutto quello che mi serve». Racconta di avere amici che lo invitano a casa, a mangiare o a farsi una doccia, di avere avuto varie fidanzate e per amore di avere accettato un tetto sopra la testa. «Ho resistito sei mesi poi sono tornato alla mia libertà».
«Mi piace aggiustare le cose», spiega. Così ha cominciato, nel 2006, dopo quattro anni da giocoliere e mangiafuoco, l'attività di ripara-bici a domicilio. «Lavoro molto, dal lunedì al sabato mattina. I clienti mi mandano un messaggio con il cellulare (alle chiamate non rispondo mai altrimenti passerei la mia vita al telefono) e io organizzo gli appuntamenti. Poi cancello i numeri, non voglio archivi né memoria, vivo alla giornata». Ha creato il sito, per farsi conoscere, ma non possiede un computer. «Se lo avessi passerei la vita a giocare e a fare idiozie. Preferisco un internet point per il tempo strettamente necessario».
Cosa dice la mamma di Giacomo che usa la laurea in Ingegneria per riparare biciclette e vive lontano, per strada? «Rispetta la mia scelta ma non è mai venuta a trovarmi. "E' una decisione tua - dice - non mia. Se vuoi vedermi vieni tu qui"». Ma lui in Olanda non è più tornato.
Nel tempo libero Giacomo fa fotografie, legge i giornali, sta con gli amici. In agosto va in vacanza, da solo, con Oscar, in bicicletta. «Sono sempre andato a Como, ma quest'anno vorrei andare al mare».
«Cosa ti manca?». Sorride, con un sorriso da bambino, disarmato e rassicurante insieme. «Non mi viene in mente niente. Ho la vita che ho scelto». [da: ELASTI]
Fonte: D - Repubblica, 9 aprile 2011, pagina 40. Visualizza l'originale


VITA, 11 marzo 2011:
Giacomo
‘‘Sono il biciclettaio-clochard che fa pedalare Milano‘‘
È partito dall’Olanda sette anni fa, si è inventato una vita da senzatetto e un mestiere richiestissimo: ripara bici, rigorosamente all’aria aperta, in tutta la città


L’identikit
Giacomo è nato in Olanda 39 anni fa. Ha studiato ingegneria a Twente. Dal 2002 vive (senza un tetto) a Milano. Ripara bici a domicilio.

SI CHIAMA JAAP, MA DAL 2002 , quando è arrivato a Milano, per chi va in bicicletta lui è Giacomo. Olandese, 39 anni, da quattro ha avviato un servizio di riparazione bici a domicilio (va sul posto con la sua mountain bike dotata di seggiolino per il suo bastardino Oscar) che, grazie al passaparola, lo ha reso famoso in tutta la città: «Faccio i piccoli lavori che i negozi non fanno più: sostituire camere d’aria, riconvergere le ruote, cambiare i freni», spiega mentre lo incontriamo in un cortile intento a cambiare un cuscinetto. Sulla homepage del suo sito, giacobici.blogspot.com, ha messo il listino prezzi: «D’estate lavoro anche 11 ore al giorno, sei giorni su sette, tengo la domenica libera per rifiatare. Pranzo in trattoria e, a fine mese, riesco anche a mettere via qualcosina», rivela soddisfatto.
Giacomo è un senzatetto, per scelta, «vivo così da dieci anni, prima in Olanda, poi in Germania e Svizzera, infine a Milano». Oggi si lava «nelle docce pubbliche, o da amici», ma rifiuta con garbo ogni aiuto per l’alloggio, anche nelle notti sottozero: «Una volta sono stato in un dormitorio: un buon posto, ma mi mancava l’aria», spiega. Colpiscono i modi pacati e riflessivi nonostante la pelle rude di chi vive sempre con il cielo sopra di sé. «Molti mi dicono: che fortuna, fai un lavoro così tranquillo. In realtà è l’opposto: è uno stress continuo muoversi in bici in città, così come organizzare gli appuntamenti: basta un cliente in ritardo per scombussolare l’intera giornata». Il suo sistema è semplice: «Non chiamo né rispondo al telefono: uso solo gli sms. Il cliente mette l’indirizzo del luogo, io gli dico l’ora in cui arrivo».
Anziani, giovani, pendolari che si recano in ufficio sulle due ruote sono i suoi clienti principali. Problemi con la riparazione? «Solo una volta, in migliaia di interventi». Per il futuro, il biciclettaio-clochard olandese ha le idee molto chiare: «Quando il fisico non reggerà più, con i risparmi aprirò una mia officina: così sarà la gente a venire da me e non più il contrario», rivela mentre riconsegna la bici al proprietario. Aggiustata, naturalmente. [Daniele Biella]
Fonte: VITA, 11 marzo 2011 - NUMERO 9, pagina 5. Visualizza l'originale


Marta Has Flowers, 15 febbraio 2011:

G. COME GENIO
Ci sono incontri che ti cambiano la vita, che mentre li vivi sai che poi tutto sarà diverso, perché tu sarai diversa e ti muoverai sulle strade della tua esistenza con uno stato d'animo nuovo. Più serena, più sicura. L'altro giorno per me è cambiato tutto. Ho conosciuto Giacomo.
Avevo il freno della bicicletta rotto da una settimana e ogni mattina, incastrando Ettore sul seggiolino, tagliando rotaie e sfidando automobilisti odiatori-di-ciclisti, pregavo dio, o chi per lui, che anche quella volta me la mandasse buona e che mi permettesse di consegnare il piccoletto sano e salvo al nido e me stessa alla mia redazione sana e salva pure io.
Ogni giorno pensavo al mio ciclista sgruso e malmostoso e mi perdevo in calcoli complicati per capire come far aggiustare la bici senza dover rinunciare a lei per più di mezza giornata. Perché senza bicicletta a me crolla tutta l'organizzazione casa-lavoro-figli-robedafare. Senza bicicletta mi si ferma il mondo. Così è.
E quindi, da giorni, ogni mattina rimbalzavo poco convinta le minacce del mio uomo, padre dei figli nostri, che mi giurava vendetta se fosse successo qualcosa al suo bambino più piccolo. E lo sapevo che aveva ragione, ma come fare? Poi è comparso nella mia vita Giacomo. Un ragazzo olandese che gira per Milano con la bici e il suo cane Oscar, che dorme sotto le stelle, e che qui ha trovato la libertà, forse. Lui ripara biciclette a domicilio. Tu gli mandi un sms, gli spieghi che problema hai, dove sei e lui ti risponde e ti dice che va bene, arriva. Io gli ho scritto alle tre, e alle sei era davanti a me e alla mia bici senza freno.
In dieci minuti aveva fatto tutto, sistemando pure il cavalletto che nessuno mai era riuscito ad aggiustare. Mi ha sorriso, mi ha chiesto pochi-pochissimi euro, e se ne è andato via con il suo Oscar. Lasciandomi lì, inebetita dallo stupore e dalla felicità. Una donna nuova. E ora, quasi quasi, non vedo l'ora che mi si rompa la catena...
Fonte: Marta Has Flowers, 15 febbraio 2011.


SurviveMilano, gennaio 2011:
Il ciclista a domicilio - Giacobici
Quando la nostra bici si rompe ci viene il desiderio di una riparazione immediata, ben fatta, economica e che non ci crei grandi sbattimenti. Giacomo ci risolve questi problemi perché, chiamato con un sms, arriva entro il giorno dopo a casa tua, fa riparazioni perfette e a prezzi onesti. Per non far languire in cortile le biciclette bisognose di riparazioni.

Il ciclista
A Milano dal 2002, questo olandese ha iniziato nel 2006 a riparare biciclette a domicilio. Grazie al passaparola e a qualche articolo, le cose gli vanno bene: ogni giorno, con il suo zaino di strumenti di lavoro e il cane Oscar, si reca in qualche punto della città per riparare biciclette.

Come funziona
Quando hai bisogno di far riparare la bicicletta, mandi un sms a Giacomo, spiegando il problema e il tuo indirizzo (casa, ufficio o dove vuoi). Lui ti risponde immediatamente prendendo un appuntamento a casa tua, in ufficio o dove preferisci, in giornata o, al massimo, per il giorno seguente.

Riparazioni
Giacomo fa riparazioni precise e rapide, semplici e complesse. E lavora su ogni tipo di bici, da quelle lussuose da amatori a quelle datate – senza quell’aria di sufficienza dei ciclisti che ti dicono che non vale la pena riparare la bici, ma ti conviene comprarne una nuova. Per fare qualche esempio di prezzi (che comprendono i pezzi di ricambio nuovi): la sostituzione di una camera d’aria costa 12,50 euro, la riparazione di un freno 11,50 euro, il bilanciamento di una ruota 12,50 euro, la sostituzione di un copertone 19,50 euro, la sostituzione di copertone e camera d’aria 22,50 euro, la sostituzione dei pedali 18,50 euro. Il preventivo della riparazione è gratuito. Nel caso di più riparazioni assieme, Giacomo fa degli sconti.

Clienti
La maggior parte dei clienti di Giacomo usa la bicicletta per andare al lavoro e non può permettersi di aspettare i tempi dei ciclisti. Si tratta di persone diverse: studenti, pensionati, professionisti…Il giorno in cui abbiamo incontrato Giacomo, era appena stato da un notaio e da un panettiere.

Abbiamo chiacchierato con Giacomo, mentre ci cambiava la camera d’aria, il 12 gennaio 2011.

Summa
• Zona: Tutta Milano
• Sito: http://giacobici.blogspot.com
• Orari: lunedì 14.30-19, dal martedì al venerdì 9.30-12.30 e 14.30-19, sabato 9.30-12.30 (orari speciali da concordare)
• Costi: sostituzione camera d’aria 12,50 euro, riparazione freno 11,50 euro, bilanciamento ruota 12,50 euro, sostituzione copertone 19,50 euro, sostituzione copertone e camera d’aria 22,50 euro, sostituzione pedali 18,50 euro (prezzi inclusivi di uscita, pezzi di ricambio, mano d’opera e IVA); preventivo gratuito

La segnalazione
Valeria Monti ha scritto: Giacomo è un simpaticissimo olandese che, avvisato via SMS, viene a ripararti la bicicletta a domicilio con prezzi contenuti ed onesti. Di questi tempi, in cui di riparatori di biciclette se ne trovano sempre meno, mi sembra un bel servizio alla SURVIVE MILANO!
Fonte: SurviveMilano, gennaio 2011. ©Survivemilano 2011. Tutti i diritti sono riservati.


blogs.fd.nl/italie, 11 novembre 2010:



CORRIERE DELLA SERA, 4 ottobre 2010:
Il personaggio - Dorme all'aperto, lavora a domicilio per chi manda sms
Jaap, il clochard olandese che aggiusta le bici di Milano

(Brandi/Fotogramma)

Non provate a telefonare, risponde solo agli sms. «Ho una bicicletta da aggiustare, ha tempo?». «Posso passare alle 19. Dov'è?». Segue indirizzo. «Ok a dopo». Arriva pedalando puntuale, i capelli raccolti, il cagnetto Oscar sulla tavola di legno montata d'avanti, gli attrezzi nei sacchi di plasctica e nella borsa di cuoio appesi alla canna, lo zaino da campeggiatore e una bottiglia d'acqua legati al portapacchi.
Si chiama Jaap, ha 38 anni, è olandese, ma dal 2002 in Italia ha preso il nome di Giacomo. La salvezza per una città di ciclisti frustrati che a fatica riescono a trovare un'officina viene da un paese dell'Europa profonda. «Ho fatto un viaggio in Italia, mi sono trovato bene, sono rimasto. Perché Milano? E' una citta grande, moderna, c'è tutto. Ed è in pianura». Adatta per pedalare, e quindi per aggiustare freni e catene.
Studi di ingegneria meccanica, la solita facilità alle lingue degli olandesi, Jaap-Giacomo ha deciso di vivere «libero»: in strada, con la bici e il cane, che è piccolo ma all'occorenza fa la guardia. Un gonfiatore, chiavi inglesi e cacciavite, ciotola e spazzola per Oscar, «meno preoccupazioni a fine mese». Ogni giorno - col passaparola, le raccomandazioni di un famoso biciclettaio, i bigliettini pubblicitari e soprattutto il sito (giacobici.blogspot.com) - arriva fino a sei interventi.
I soldi vanno in cibo(«mi piacciono gli spaghetti al ragù») e in Internet Point. Non beve caffè, non fuma, poca musica, legge di rado. Molti amici milanesi, dal bancario al negoziante. Una fidanzata «che mi accetta come sono», col jeans stracciato e i cartoni per la notte. «Mi piace dormire al aperto». Sveglia col primo sole, doccia al bagno pubblico, uno sguardo al cellulare che fa da agenda, e comincia il giro di riparazioni. Poche necessità, una passione recente: la fotografia. «Prendo immagini col cellulare, vengono bene». Piante, alberi, fontane, laghetti, Oscar, un viaggio inaspettato nella natura milanese. C'è verde in città? «Basta cercarlo...».
Alessandra Coppola - RIPRODUZIONE RISERVATA
Fonte: CORRIERE DELLA SERA del 4 ottobre 2010, sezione Cronaca di Milano, p. 7 Visualizza l'originale


La seconda intervista sul Tg5, 28 marzo 2010:

Fonte: Tg5 del 28/03/2010 ore 20



IL GIORNO, 3 febbraio 2010:
UNA TELEFONATA E GIACOMO VI RIPARA LA BICI A DOMICILIO

L'olandese che si è inventato un lavoro speciale

di ENRICO FOVANNA - MILANO-

CI SONO mestieri che scompaiono e ce ne sono di nuovi, che nascono grazie al fiuto di chi si arma di buona volontà e tanta voglia di fare. Ne è un esempio Giacomo, un ragazzo olandese di 37 anni, a Milano dal 2002. Che si è inventato una professione: il riparatore di bici a domicilio.
L'IDEA è tanto semplice quanto funzionale e si rivolge o a chi si trovi in emergenza per strada, per una foratura, un freno rotto, una catena ribelle o altro, oppure a chi abbia una bici in panne sotto casa e voglia evitarsi di trascinarla alla ricerca di un ciclista. Basta dunque una chiamata, da un numero qualsiasi purchè non anonimo, ed ecco che Giacomo vi raggiungerà in qualsiasi via di Milano voi siate, con il suo inseparabile cagnolino Oscar, spettatore della scena, e la cassetta degli attrezzi.
IL COSTO della riparazione? Ai minimi del mercato, tanto che nel sito Internet che Giacomo si è creato per l'occasione (www.giacobici.blogspot.com), dove si trova anche il suo numero di cellulare, e dove fioccano i commenti entusiasti degli utenti, compare anche un tariffario per le prestazioni più consuete. Qualche esempio? Gomma bucata, 9 euro e mezzo. Un freno, undici e mezzo. Due freni: 14 e mezzo. Sostituzione pedali: 18 e mezzo. Cambio copertone: 19 e mezzo. Con tre euro in più anche la camera d'aria. Il tutto compreso di Iva, chiamata, materiale e mano d'opera. Non vi pare onesto? Quanto ai preventivi, sono gratis.
E GLI AFFARI come vanno? «Bene. Anche se d'inverno un po' meno, ma c'è molto interesse per la bicicletta in città». Quello del riparatore di bici a domicilio è solo l'ultimo dei lavori inconsueti che Giacomo si è inventato, nella sua vita da globetrotter. Dopo il liceo scientifico e la facoltà di ingegneria meccanica all'Università di Twente, ha fatto l'istruttore di nuoto, il programmatore di computer al Astron, il montatore di tendone e tribuna nel circo russo, l'operaio in una fabbrica di alimentari, il giocoliere e il montatore di tendone e tribuna in un circo olandese e il postino in bici. Durante questi anni di lavoro, per tenersi in allenamento nel tempo libero ha praticato la giocoleria.
NEL 2002 Giacomo ha cominciato un bel viaggio in Europa, tutto in bicicletta, in Germania, Svizzera ed Italia, fermandosi a Milano. Da quasi un anno ha cominciato a praticare yoga. Il suo cognome? «Non l'ho scritto da nessuna parte - sorride - nemmeno su Internet. E' l'ultimo angolino di privacy che tengo per me».
Fonte: IL GIORNO del 3 febbraio 2010, sezione Milano Attualità, p. 9 Visualizza l'originale


CICLOBBY Notizie, n. 3-2009:
Riparazioni a domicilio
Ed ecco Giacomo (nome di battaglia GiacoBici). Lui, però, non possiamo dirvi in che zona opera. Giacomo è un giovane olandese che vive da qualche anno a Milano e, con la sua bici carica di attrezzi, vi raggiunge dove siete con la bici da riparare, a casa vostra o per la strada. Lo riconoscerete anche perchè non lascia mai a casa il suo bel cane biondo, che sta accovacciato tranquillo su un grande portapacchi anteriore mentre la bici sfreccia da un lavoro all'altro.
Fonte: CICLOBBY Notizie, n. 3-2009, p. 16 Visualizza l'originale


La prima intervista sul Tg5, 23 novembre 2009:

Fonte: Tg5 del 23/11/2009 ore 20


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10 commenti:

  1. Anonimo12:57

    ciao giacobici,

    dopo questi articoli ti hanno chiamato più persone di prima?

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  2. Certo, sopratutto la giornata in cui quel'articolo era sul giornale, il telefono continuava a squillare... Anche i servizi sul Tg5 mi hanno portato tanto lavoro. Poi funziona sempre bene la passaparola!

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  3. daniela16:42

    Ma bella Giacomo !!
    è un bel servizio quello che fai servirebbe anche a me ma sto lontana, chissà la prossima volta a milano ci si vede .
    Buona vita

    ^'^

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  4. Anonimo20:39

    Ciao Giacomo, ho letto di te sul Corriere della Sera del 4 Ottobre. Che dire..... mi hai toccato il cuore! Io abito a Monza e probabilmente non potrò conoscerti, visto che tu intervieni solo a Milano. Voglio farti i miei complimenti e augurarti di avere tutto il successo che meriti. Una carezza speciale a Oscar!

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  5. Giulia11:07

    Ti ho visto sul Corriere ed è stata proprio una bella sorpresa! Spero che ciò abbia incuriosito e attirato persone con "problemi di bici"... =)

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  6. Sayan16:25

    Bella l´intervista al telegiornale...e che storia da ridere, caspita !!!

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  7. Antonella12:00

    Ciao Jaap,

    Sai che mi sono commossa a leggere il blog di Marta has flowers.
    Tu sei proprio eccezionale.. trasmetti una sincerità e semplicità di vivere Unica!!!

    Ciao tesoro

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  8. Antonella10:21

    Io lo so che sei UNICO, e avere la conferma che piano piano lo scoprono tutti mi fa solo piacere.
    Ciao Jaap

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  9. Anonimo12:53

    Ti meriti il meglio dalla Vita ! Sei buono, gentile, generoso e sai sempre farmi sentire accolta e ascoltata con amorevolezza ! Ti voglio bene !

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  10. michela17:14

    Ciao Giacomo,
    mi viene più facile chiamarti "all'italiana" anche perchè ho un figlio con questo nome.
    Ho saputo di te da Elasti (la repubblica) e sono molto contenta di sapere che esisti perchè la bici è per me il mezzo con cui vado a lavorare e mi muovo in città e, purtroppo, capita che mi lasci a piedi. In genere le riparazioni le fa mio marito, ma non sempre riesce a intervenire in tempi brevi, perciò credo che non mancherà occasione per un tuo intervento.Buon lavoro!

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